SOS Abbandoni: l’effetto post-lockdown 

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Gli effetti della pandemia non risparmiano i nostri amici a quattro zampe e l’ENPA lancia l’allarme: salgono a +17% gli abbandoni nei canili italiani.

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È allarme rosso per i nostri amici a quattro zampe: nell’ultimo anno gli abbandoni sono aumentati addirittura del 17%. 

Questo è un dato preoccupante, anche considerando che nella maggior parte dei casi si tratta di “abbandoni legalizzati”. 

Ma vediamo meglio di cosa stiamo parlando. 

Aumentano gli abbandoni nei canili italiani

L’effetto post lockdown si fa decisamente sentire nei canili italiani.

Infatti molti padroni che hanno preso con sé un amico a quattro zampe per vincere la noia nei mesi di chiusura, facendo una scelta dettata solo dalla superficialità e dalla temporanea voglia di compagnia, adesso tornano sui propri passi.

Quella voglia di compagnia pare essere svanita velocemente una volta tornati alla (quasi) normalità.

E così sono sempre di più i cani e i gatti lasciati nei rifugi di tutti i Comuni d’Italia.

L’ENPA (l’Ente Nazionale per la Protezione degli Animali) lancia l’allarme: i cani presenti in canile sono più che raddoppiati rispetto allo scorso anno. 

Il più delle volte si verifica il cosiddetto “abbandono legalizzato”: i padroni che vogliono restituire quello che sarebbe dovuto diventare il compagno di una vita si rivolgono direttamente ai canili o agli allevamenti dove i cuccioli sono stati adottati, per chiedere in qualche modo di “fare il reso”, scaricando il proprio animale proprio come se fosse un pacco da rispedire al mittente.

Il tutto giustificandosi con le scuse più disparate, per coprire un ripensamento che è frutto di una scelta fatta con troppa leggerezza.

Naturalmente i volontari e gli allevatori, anche se con dispiacere, accettano di ospitare di nuovo l’animale per trovargli una nuova famiglia che sappia amarlo davvero come merita. 

Sebbene legalizzata, la situazione che abbiamo descritto è pur sempre una forma di abbandono e, in quanto tale, lascia un segno indelebile nel cuore del cane.

Quali sono le conseguenze?

A farne le spese sono soprattutto le razze considerate da sempre come le più “complesse” come ad esempio pitbull, dogo argentini, cani nordici e anche i nostri amati lupi cecoslovacchi.

Soprattutto negli ultimi anni,  in cui purtroppo si è diffusa la moda del “lupo al guinzaglio”, è capitato spesso di sentire storie di CLC adottati da persone prese dal loro fascino, ma del tutto inconsapevoli delle esigenze del cane.

Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: oltre al sovraffollamento dei canili, il danno più grave è quello subito dai cani stessi che, una volta abbandonati, hanno difficoltà enormi a fidarsi nuovamente di una nuova famiglia o, più in generale, di altri esseri umani. 

Il CLC è un cane con una personalità dominante e indipendente che richiede la giusta dose di tempo, attenzione, spazio e pazienza. 

Prima di optare per l’adozione di un lupo cecoslovacco (così come di una qualsiasi altra razza) è bene informarsi attentamente su quelle che sono le sue caratteristiche per non ritrovarsi ad affrontare situazioni spiacevoli come quella che vi abbiamo appena raccontato. 

Noi dell’Allevamento del Parco Naturale di Marina di Pisa teniamo in modo particolare ai nostri lupi e proprio per questo motivo facciamo tutto il possibile affinché chi si rivolge a noi per adottare un cucciolo prenda questa decisione in maniera seria e meditata.

Inoltre cerchiamo di far conoscere il più possibile le caratteristiche della razza anche attraverso aggiornamenti e articoli che pubblichiamo sulla pagina Facebook e in questo spazio, il nostro blog.

Qui trovi tantissimi articoli dedicati al lupo cecoslovacco. Eccone alcuni: 

Adotta consapevolmente! I nostri cuccioli di CLC stanno cercando una famiglia a cui dare amore e che sappia prendersi davvero cura di loro: vieni a trovarci nel nostro Allevamento a Marina di Pisa e contattaci cliccando qui per richiedere maggiori informazioni. 

Stefano Fioravanti

Tel.3351262270