Questa è la storia di un piccolo grande cane che ha trascorso la sua vita inserito in un branco di lupi cecoslovacchi, conquistando il loro rispetto grazie al suo cuore e al suo coraggio.
Il blog di Lupo Cecoslovacco nasce come spazio per la pubblicazione di consigli, curiosità ed informazioni utili a tutti coloro che, come noi, amano il cane lupo cecoslovacco.
Qui riportiamo parte di ciò che abbiamo imparato dedicandoci a questa razza straordinaria nel corso degli anni nella nostra esperienza diretta presso l’Allevamento del Parco Naturale di Marina di Pisa.
Oggi però vogliamo lasciare il CLC, animale imponente dalla bellezza al confine tra realtà e fantasia, come sfondo per un’altra storia e dare spazio a un protagonista diverso: Charlie, il nostro carlino.
Tutto cominciò una mattina di qualche anno fa.
Ero andato in un negozio per animali a comprare un collare e quando sono entrato il mio sguardo ha incrociato quello di un cucciolo di carlino dentro una gabbia.
Non ho saputo resistere e invece del collare… ho comprato Charlie!
Per un po’ di tempo è cresciuto in appartamento, adoratore di coccole e di cibo, e ci ha dimostrato come un piccolo cane può russare più forte di un essere umano.
È stato un vigile guardiano di casa: non gli sfuggiva il minimo rumore.
In seguito, vivendo insieme ai lupi cecoslovacchi, si è nominato loro leader; era il primo ad accorgersi dell’arrivo di qualcuno, il primo ad abbaiare e il primo a smettere una volta scongiurato il pericolo, era il primo a fare le feste… e i lupi seguivano il suo comportamento, tanto che spesso ho pensato che lo stesso Charlie fosse convinto di essere un lupo cecoslovacco.
Le sue dimensioni e il suo aspetto non avevano niente a che vedere con quelli del resto del branco, ma il suo cuore e il suo coraggio gli hanno permesso di conquistare il pieno rispetto dei lupi con i quali è vissuto.
Questa storia conferma due grandi verità.
La prima è che il cane lupo cecoslovacco adora stare in compagnia di qualsiasi altro animale con il quale sente di formare un branco, anche se eterogeneo.
Naturalmente tutto è più facile se il CLC è stato abituato alla compagnia degli altri animali di casa sin da cucciolo, la socializzazione è quindi determinante.
Il secondo insegnamento che mi ha dato questo carlino vissuto in un branco di lupi cecoslovacchi, è che la bellezza e le dimensioni non contano per essere ricordati.
Credo che lui sia stato un piccolo grande capobranco e, oggi che non c’è più, sono anche sicuro che tutti noi (lupi compresi) sentiamo la sua mancanza.
Dei nostri cani ci rimane impresso nella mente il ricordo del loro sguardo e della felicità che ci hanno manifestato nel vederci tutti i giorni della loro vita.
Quando se ne vanno sentiamo dentro il dolore della perdita di un vero amico e i nostri occhi si illuminano ogni volta che ci ritroviamo a parlare di loro.
Per questo, pensando a lui, ho voluto raccontare la sua avventura a voi che di sicuro, se state leggendo questo articolo, condividete il nostro stesso amore per gli animali e conoscete bene il segno indelebile che un’amicizia autentica come quella con i nostri cani lascia nel cuore.